Cosa centra l’alimentazione e la prevenzione del cancro ?

Autore: Luca Napoli

La parola cancro è un termine generico  riferito a tutti i tumori maligni, tutte le cellule del nostro corpo hanno un orologio biologico che prende il nome di omeostasi cellulare che ne definisce vita e morte.

Potremmo quindi dire tra meiosi e apoptosi, tale equilibrio viene mantenuto attraverso una rigida regolazione che serve  a garantire che organi e tessuti conservino la loro funzionalità e integrità.

Nel momento in cui questa regolazione viene a mancare e la cellula inizia a moltiplicarsi senza controllo si dice che la cellula è impazzita e nel moltiplicarsi ha perso ed acquisito funzionalità non più sue  e nel caso in cui la massa cancerosa rimane nell’organo dove si è formata si parlerà di tumore benigno nel caso in cui metastatizza  quindi si sposta (metastatizza) in un altro organo o tessuto si parla di tumore maligno.

Per far si che la cellula impazzisca devono avvenire più mutazioni a livello del dna, l’accumulo di queste mutazioni porta al cancro.

Possiamo raggruppare i fattori che portano la cellula impazzire in fattori genetici e ambientali tra i fattori ambientali metteremo l’alimentazione.

Ci sono persone che portano con se delle mutazioni  che lo predispongono al cancro e questo si verifica nei tumori definiti ereditari.

Ci sono una categoria di cancri più sensibile all’alimentazione e di  questi la società definita industrializzata ne è più colpita come il cancro  Colon, Mammella, Pancreas, Fegato, Prostata, Utero, Stomaco ecc..

Stando alle attuali conoscenze una percentuale compresa tra il 30 ed il 50% dei tumori potrebbe essere “evitata” grazie ad una dieta corretta. La relazione tra alimentazione e cancerogenesi è stata scoperta anche attraverso lo studio dell’incidenza di alcuni tipi di cancro in relazione all’area geografica di appartenenza. Si è così scoperto che certi tumori sono più frequenti in alcuni Paesi rispetto ad altri.

Ulteriori ricerche hanno inoltre dimostrato che la diffusione di tali forme tumorali tende a livellarsi ai valori usuali di una determinata area geografica quando una persona si trasferisce stabilmente in tale parte del mondo adottando le abitudini alimentari tipiche del contesto socio-conomico locale.

Tali differenze spesso sono notevoli. Secondo i dati OMS datati 1996 il cancro dello stomaco in Giappone è 25 volte più frequente che in Uganda, quello del colon negli Stati Uniti è 10 volte più diffuso che in Nigeria mentre il cancro del fegato in Mozambico è 100 volte più frequente che in Inghilterra.

Ed ancora: i nigeriani che vivono in Africa hanno meno tumori del colon, del retto e del fegato di quelli emigrati negli Stati Uniti; tra i giapponesi emigrati nelle Hawai, dove lo stile di vita è di tipo occidentale, la frequenza dei tumori è diversa rispetto a quella che si registra nella madre-patria.

Analogo discorso può essere fatto per il cancro alla mammella: mentre l’incidenza di questo tipo di tumore è elevata nei Paesi Industrializzati occidentali, nell’area asiatica il rischio è notevolmente inferiore ed aumenta sensibilmente non appena le donne orientali migrano verso tali Paesi.

L’incidenza più bassa per il cancro alla prostata è stata registrata a Singapore (13%) ed Hong Kong (15%) mentre il più alto valore appartiene alla Svezia (31%). Si è visto inoltre che un soggetto svedese che ha già il doppio di probabilità rispetto ad uno di Hong Kong di essere portatore di tumore prostatico, ha una probabilità otto volte maggiore di morire di cancro alla prostata.

In Italia notevoli differenze sono state registrate tra l’area di Forlì-Ravenna e Firenze rispetto al resto della Penisola. In questa zona l’incidenza del tumore allo stomaco è quattro volte superiore rispetto al centro sud. Tale differenza sarebbe legata anche ad una dieta ricca di salumi ed insaccati, troppo spesso eccessivamente ricchi di nitriti e nitrati.

In ogni caso nessun alimento in particolare è stato individuato come protettivo o causale; l’unica relazione certa sembra essere quella tra l’eccessivo consumo di grassi e tumore della mammella nella donna e carcinoma del colon sia nel maschio che nella femmina; l’abuso di alcol è invece un importante fattore predisponente per lo sviluppo della cirrosi epatica e vari tipi di tumori.


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