Oggi gli studi ci dicono che esiste una relazione diretta tra livelli elevati di vitamina D e minor rischio di numerose forme di tumore (come il melanoma) Sono stati analizzati i dati di oltre 36.000 donne per giungere alla conclusione che le donne che assumevano per lo meno 400 unità internazionali di vitamina D avevano un rischio ridotto del 50% di sviluppare il melanoma.
L’U.I. di vit. D corrisponde a 0,025 microgrammi (cioè 1 microgrammo = 40 U.I. e 1 milligrammo = 40000 U.I.). Il fabbisogno medio giornaliero del nostro organismo è 400 U.I.
In quali alimenti troviamo la vit. D ?
Alimenti come: fegato, pesce, tuorlo d’uovo, burro, latte ed in quantità minime verdure ad esempio 100gr di tonno pinna blu contengono 227 UI di vit. D
Ma la quota più abbondante viene direttamente sintetizzata dall’organismo in seguito ad irradiazione ultravioletta nel derma partendo dal colesterolo ed altri derivati. Sembra dunque che la vitamina D, prodotta proprio tramite l’esposizione al sole abbia un effetto protettivo importante verso le patologie causate dall’esposizione ai raggi UV.
Ma vi ricordo che l’uso di creme solari blocca completamente la produzione di vitamina D.
Qual è dunque la soluzione?
Esporsi al sole per 15–20 minuti al giorno senza crema solare nelle prime ore del mattino e nelle ultime del pomeriggio. Nelle altre ore evitare l’esposizione diretta oppure usare una crema solare ad alta protezione.
In questo modo si ottengono i benefici del sole, incluso quello di attivare la produzione di vitamina D, evitandone invece i rischi.
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