Cosa fare se si soffre di stipsi?

Autore: Luca Napoli

Circa il 10% della popolazione dei paesi industrializzati, accusa problemi di stipsi (stitichezza).

Di solito la consideriamo un disturbo sgradevole, ma innocuo, tuttavia se gli episodi di stipsi diventano frequenti o cronici, è necessario porgli una dovuta attenzione.

Perché la stipsi non è una malattia ma un sintomo: è da considerare come un segnale che nel nostro organismo c’è qualcosa che non va, che deve essere modificata.

Se le sostanze di scarto non vengono eliminate regolarmente (almeno ogni 24 ore), ristagnano a lungo nell’intestino crasso con la conseguenza che batteri e altri organismi nocivi tendono ad essere riassorbiti dall’organismo e immessi nella circolazione sanguigna.

L’organismo si intossica sempre di più fino ad essere più predisposto all’insorgenza di disturbi più seri che vanno al di la del semplice gonfiore intestinale o mal di testa.

Cosa fare

  • Modificare l’alimentazioni aumentando il consumo di cibi ricchi di fibra che favoriscono la peristalsi intestinale: cereali integrali, legumi, frutta (specialmente kiwi) e verdura prugne e fichi secchi semi di lino (15-30 g al giorno – o 5-10 g per i bambini) da mescolare alle insalate o da consumare insieme ai cereali a colazione; si possono anche macinare con acqua.
  • Assumere almeno 1 cucchiaio al giorno di olio si semi di lino: funge da lubrificante e favorisce il passaggio delle feci attraverso il colon. Per i bambini 1 o 2 cucchiaini al giorno).
  • Consumare latte fermentato con probiotici (bifidobatteri e acidophilus);
  • Bere molta acqua preferibilmente calda per evitare l’eccessiva durezza delle feci (un bicchiere ogni due ore oppure piccoli sorsi anche ogni 5 minuti. E’ utile bere un bicchiere di acqua calda 15 minuti prima di andare a letto).

La principale causa della stipsi è collegata a problemi emozionali: le persone stitiche sono generalmente persone molto rigide con se stesse, che trattengono le emozioni per paura di disturbare o per paura di dispiacere a qualcuno.

Anche lo stress e la fretta incidono negativamente, in quanto creano uno stato costante di tensione.

A volte la stipsi subentra dopo un intervento chirurgico o dopo una malattia: può in tal caso essere una concausa l’assunzione di determinati farmaci, ma è soprattutto la paura di provare ancora dolore o disagio che porta a trattenere lo stimolo della defecazione.


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